Le mani dei Contini sulla sanità : la camorra decide persino i ricoveri
Nonostante le continue operazioni della Procura e delle Forze dell’ordine, il clan Contini è riuscito sempre a risorgere. Dopo il maxi blitz del 2019, con 126 arresti e beni sequestrati per 130 milioni di euro, ha allungato i propri tentacoli sul “San Giovanni Bosco”.
L’ospedale era trattato come una proprietà privata, secondo quanto emerso dai carabinieri che hanno arrestato 11 persone nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura e dalla Dda di Napoli.
La camorra riusciva a pilotare i ricoveri e le liste di attesa, e c’era anche chi procurava, sottraendo materiale dalle scorte in deposito, che i sicari utilizzavano per compiere agguati. Guanti e gel destinati al personale medico finivano nelle mani dei clan.
Teodoro De Rosa, collaboratore di giustizia ed ex consigliere della Municipalità , ha ricostruito un sistema criminale collaudato che consentiva anche di procurare falsi referti per scarcerazioni degli affiliati e per truffe alle assicurazioni.
Il gip Federica Colucci ha affermato che la famiglia Contini si è impossessata di interi settori commerciali e imprenditoriali, dimostrando la capacità di gestire il potere criminale alla stregua di “statisti dell’antistato”.