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Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso una sentenza che ha assolto l’ex sindaco di Castel Volturno, Antonio Scalzone, e l’ex vicesindaco Lorenzo Marcello dall’accusa di concorso esterno in camorra, in quanto il fatto non sussiste. La decisione è stata presa dalla seconda sezione, collegio C, del Tribunale, che ha invece condannato Gaetano Vassallo, collaboratore di giustizia, a un anno e sei mesi di reclusione, in continuazione di una precedente condanna, e Davide Granato a 3 anni e 3 mesi di reclusione.

Gli altri imputati sono stati prosciolti per reati satellite a causa della prescrizione intervenuta. Il pubblico ministero della Dda di Napoli, Maurizio Giordano, aveva chiesto la condanna di Marcello a 7 anni di carcere, sostenendo che il clan dei Casalesi avesse condizionato gli atti del Comune di Castel Volturno in relazione alla realizzazione del Centro Commerciale Giolì e altre opere pubbliche.

Tuttavia, il tribunale ha ritenuto insussistenti le infiltrazioni nel caso del centro commerciale Gioli e ha assolto un altro ex sindaco di Castel Volturno, l’ex magistrato Francesco Nuzzo, dall’accusa di concorso esterno e corruzione. È importante sottolineare che la decisione del tribunale è stata presa dopo un’attenta analisi delle prove presentate e delle testimonianze ascoltate durante il processo.

In conclusione, la sentenza emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere conferma l’assoluzione di Antonio Scalzone e Lorenzo Marcello dall’accusa di concorso esterno in camorra, dimostrando che il fatto non sussiste. Si tratta di una decisione importante che mette fine a un lungo processo legale e che conferma l’importanza di un sistema giudiziario equo e imparziale.

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