Ancora una volta la legalità ha segnato un importante punto a suo favore. Gli 11 arresti e i diversi sequestri effettuati nei confronti di pericolosi esponenti dell’organizzazione malavitosa operante a Napoli confermano quanto denunciato già 4 anni fa con due interrogazioni parlamentari. Si è scoperto che il clan Contini, facente parte dell’Alleanza Secondigliano, aveva il controllo dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, gestendo ogni aspetto della struttura ospedaliera. Mentre si applaude il lavoro dei Carabinieri e della DDA per aver colpito nuovamente la criminalità organizzata, il presidente De Luca riceve critiche per non aver fatto nulla per fermare l’azione della camorra all’interno dell’ospedale.

I politici della Lega, Gianluca Cantalamessa e Gianpiero Zinzi, esprimono la loro indignazione per il fatto che la malavita agisse indisturbata all’interno di un nosocomio pubblico, gestendolo come un affare privato. Si chiede a De Luca di assumersi le proprie responsabilità di fronte a una situazione ormai fuori controllo e di dimettersi. Anche Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, esorta De Luca a fare un passo indietro di fronte allo sfascio della sanità causato dalla sua gestione.

La situazione all’ospedale San Giovanni Bosco è solo uno dei tanti casi che dimostrano la presenza della criminalità organizzata nel sistema sanitario campano. È necessario agire con fermezza e determinazione per garantire ai cittadini un servizio sanitario degno di un Paese civile, rispettando le regole e la legalità. Non possiamo più tollerare che interessi criminali mettano a rischio la salute e la sicurezza di chi si affida al sistema sanitario pubblico.

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