CASERTA – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha bocciato la procedura di variante urbanistica di circa 25.000 mq, predisposta dagli ingegneri Biondi e Natale e approvata dalla Provincia di Caserta, per l’ampliamento dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano su ricorso dei proprietari delle aree espropriate difesi dall’avvocato Luigi Adinolfi. Il Comune era difeso dall’avvocato Caianiello. Secondo il TAR, non è possibile trasformare vaste aree del territorio a piacimento del Comune senza una Valutazione Ambientale Strategica per creare parcheggi per il personale medico.

Sfruttando l’occasione, l’ingegnere Biondi aveva anche approvato un project financing a favore della società romana Kintel s.p.a., per realizzare un parcheggio a pagamento e un albergo al posto di una scuola su 18.500 mq. Anche questo progetto è stato bocciato.

La Kintel torna a casa a mani vuote. Inoltre, durante l’attesa, De Luca aveva realizzato sull’area l’Ospedale Covid, mai entrato in funzione, che ora dovrà essere restituito ai proprietari dei terreni insieme alle altre opere già realizzate dall’Azienda Ospedaliera. Il TAR ha sottolineato che le difese del Comune sono state considerate “eccentriche” e “assertive” e ha definito la procedura come una “valutazione sostitutiva delle prerogative decisionali dell’organo competente”. In poche parole, una procedura fallimentare che il Consiglio Comunale e il sindaco Magliocca avrebbero dovuto evitare di approvare. Di conseguenza, i lavori devono essere immediatamente interrotti e i terreni restituiti ai legittimi proprietari.

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