La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto otto anni di carcere per don Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano, un comune dell’Alto-Casertano, accusato di violenza sessuale su un minore. I fatti risalgono all’agosto 2020 quando Roncone fu sorpreso da una pattuglia di carabinieri in auto, in una zona isolata nei pressi del cimitero di Presenzano, in compagnia di due giovani albanesi.

Roncone era anche accusato di aver abusato di un altro minore, ma la Procura ha chiesto l’assoluzione per non aver raggiunto la prova. Il processo si sta svolgendo davanti al collegio della prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Giovanni Caparco. La discussione dei difensori di don Roncone, gli avvocati Renato Jappelli e Dario Mancino, si terrà l’otto marzo.

Roncone era stato sospeso dalla Diocesi di Teano alla vigilia di Natale 2020 in seguito all’apertura dell’inchiesta. Successivamente, nel 2021, gli accertamenti della Procura e dei Carabinieri portarono don Roncone agli arresti domiciliari, poi revocati nel successivo mese di agosto in seguito all’incidente probatorio. Durante il confronto tra le parti emerse qualche difformità nel racconto di una delle due vittime, così il gip sostituì i domiciliari con la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Sparanise, dove Roncone risiede.

Oggi don Roncone è libero da ogni misura. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto otto anni di carcere per lui, mentre per l’altro caso si attende l’esito della discussione dei difensori dell’8 marzo. Questo caso ha suscitato diverse reazioni nella comunità, con molti che chiedono giustizia per le vittime e una punizione esemplare per l’ex parroco.

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