Il 6 marzo 2023, una importante misura cautelare è stata eseguita dal Nucleo Investigativo di Napoli presso le Case Circondariali di Napoli Secondigliano, Parma e Siracusa. La misura è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 3 indagati, affiliati di spicco del clan Mazzarella, ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio – aggravato da finalità mafiose – di Lausi Salvatore, avvenuto in Napoli il 6 ottobre 2002.

Le indagini hanno consentito di accertare che l’omicidio fosse una epurazione interna al clan, originata dal fatto che la vittima era responsabile dell’ammanco di 100 milioni di lire dalla cassa dell’associazione. Inoltre, Lausi aveva stretto sinergici rapporti con Misso Giuseppe, all’epoca capo e fondatore del clan Misso, e aveva sottratto con forza un orologio di valore ad un altro affiliato.

I destinatari della misura cautelare sono Michele Mazzarella, in qualità di mandante; Vincenzo Mazzarella, in qualità di mandante e organizzatore; e Salvatore Barile, in qualità di esecutore materiale. Ciro Giovanni Spirito e Vincenzo De Bernardo, in concorso con Barile, nel frattempo sono deceduti. La misura è stata disposta in sede di indagini preliminari ed è ammissibile ad impugnazione.

In conclusione, l’esecuzione della misura cautelare nei confronti dei 3 indagati ritiene che siano presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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