Recentemente, un agente penitenziario presso il carcere di Fuorni è stato vittima di un’aggressione da parte di un detenuto recluso nel reparto di salute mentale della Casa Circondariale di Salerno. Il poliziotto ha riportato un trauma cranico, e le sue condizioni sono state dichiarate guaribili in 12 giorni.

Il sindacato Uspp ha denunciato l’episodio, sostenendo che “troppe volte abbiamo denunciato come sindacato lo stato di abbandono dei colleghi a Salerno da parte dei vertici dell’amministrazione”. La cronica carenza di organico limita notevolmente l’efficacia del servizio, con circa 70 agenti in meno rispetto a quelli necessari.

Inoltre, la chiusura degli OPG ha destabilizzato il circuito penitenziario ordinario, lasciando pochi strumenti di sostegno a questi soggetti. Di conseguenza, la polizia penitenziaria è costretta a mantenere l’ordine e la sicurezza nonostante la cronica carenza di organico.

In conclusione, è necessario prendere in considerazione l’importanza di aumentare l’organico e di fornire strumenti di sostegno ai detenuti, in modo da garantire un ambiente sicuro sia per i detenuti che per il personale. Solo in questo modo si potrà prevenire episodi di violenza all’interno delle strutture carcerarie.

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