Il Tribunale di Avellino ha assolto Francesco Vietri dall’accusa di calunnia nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Michele Tornatore avvenuto nel 2017 a Contrada. Il Gup Marcello Rotondi ha emesso la sentenza, affermando che il fatto non sussiste. Vietri era stato accusato di aver fatto riferimento al presunto coinvolgimento di altre due persone insieme agli “amici di Avellino” nel delitto.
Tuttavia, le affermazioni di Vietri sono state giudicate non sufficienti per una condanna. Il difensore di Vietri, Anna Caserta, e il sostituto procuratore Luigi Iglio hanno invocato l’assoluzione di Vietri, che è stata concessa.
Tuttavia, il processo è concluso con una condanna a dieci mesi per falsa testimonianza per un uomo di Montoro e un rinvio a giudizio per lo stesso reato per una donna che ha scelto il rito ordinario.
L’assoluzione di Francesco Vietri è un’importante vittoria per la giustizia, che dimostra come anche le persone accusate di reati gravi abbiano diritto a un processo equo. Vietri si è difeso con forza e ha dimostrato di essere innocente. La sentenza potrebbe avere un impatto significativo su altri casi simili in futuro.