Un carabiniere di 56 anni di Teano, Giuseppe Molinaro, è accusato di aver ucciso Giovanni Fidaleo, 67enne direttore della struttura ricettiva di Suio, Castelforte in provincia di Latina. La 31enne Miriam Mignano è rimasta gravemente ferita nell’agguato di piombo. Molinaro si è presentato alla caserma dei carabinieri di Capua in stato confusionale, confessando poi la sua versione dei fatti.
Secondo quanto riferito, il carabiniere avrebbe raggiunto l’hotel di Suio, dove la 31enne lavora, a bordo di una Ford Focus. I due avrebbero avuto un appuntamento per chiarire alcune questioni riguardanti la loro relazione e quella che la donna avrebbe avuto con Fidaleo. Giunto nel parcheggio dell’albergo avrebbe incontrato la donna. I due si sarebbero avviati verso l’interno dell’hotel quando Fidaleo gli sarebbe andato incontro. Probabilmente è nato un diverbio a distanza in seguito al quale Molinaro avrebbe estratto una pistola ed iniziato a sparare. Alla fine verranno repertati 7 bossoli e 3 ogive sul teatro della tragedia. I proiettili hanno centrato Fidaleo non lasciandogli scampo. Mignano, invece, è stata colpita all’addome.
Venerdì è in programma l’interrogatorio di garanzia di Molinaro accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giampiero Guarriello. Già nella giornata di domani, 9 marzo, si dovrebbe svolgere l’udienza di convalida davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il gip dovrà pronunciarsi sulla convalida del fermo disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ed emettere quindi eventuale ordinanza cautelare d’urgenza.
L’agguato di piombo a Suio, Castelforte in provincia di Latina, ha portato alla morte dell’uomo di 67 anni Giovanni Fidaleo e alla grave ferita della 31enne Miriam Mignano. Il carabiniere Giuseppe Molinaro, 56enne di Teano, è accusato di aver sparato alla coppia, confessando poi la sua versione dei fatti. Venerdì è in programma l’interrogatorio di garanzia e nella giornata di domani, 9 marzo, si svolgerà l’udienza di convalida davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
