Il presunto bandito di Miano, Mario Torre, è stato arrestato sabato scorso con l’accusa di essere uno dei cinque membri del commando che ha assaltato un negozio di gioielli a San Giorgio a Cremano il 30 settembre. Tuttavia, il quadro indiziario formulato a suo carico si è sgretolato come un castello di sabbia quando è stato presentato un alibi che lo scagionava.

Mario Torre, 39 anni, è stato arrestato dopo che le vittime hanno riconosciuto uno dei membri del commando. È stato accusato di essere uno dei cinque uomini che hanno assaltato il negozio di gioielli e il figlio del commerciante. Tuttavia, questa accusa è stata scagionata dopo che è stato presentato un alibi che ha confermato che Torre si trovava in un luogo diverso al momento della rapina.

L’alibi presentato ha dimostrato che Torre non solo non era presente al momento della rapina, ma era anche impossibilitato a parteciparvi. Quindi, nonostante le vittime avessero riconosciuto Torre e le prove raccolte dalle indagini, l’alibi ha reso impossibile accusarlo.

Mario Torre è stato, quindi, scagionato e rilasciato, ma la polizia sta ancora cercando i responsabili della rapina. Gli investigatori stanno ancora indagando sui membri del commando e stanno anche cercando di stabilire se Torre abbia avuto alcun ruolo nella rapina. Al momento, tuttavia, Torre è stato scagionato e può tornare alla sua vita normale.

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