Napoli, 12 anni accoltellato: una vera e propria emergenza sociale
Un triste episodio di violenza ha avuto come vittima un ragazzo di appena 12 anni. Sabato scorso, a Piazza Municipio, il ragazzino è stato aggredito da un gruppo di coetanei armati di coltelli. Uno dei colpi lo ha colpito vicino al cuore, provocando una penetrazione di aria. Fortunatamente il ragazzo è stato soccorso in tempo ed è ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli, dove le sue condizioni non sono in pericolo.
L’aggressore, che ha la stessa età della vittima, è stato identificato dai Carabinieri e segnalato all’autorità giudiziaria. Secondo le prime ricostruzioni, la lite sarebbe scoppiata per una parola o uno sguardo di troppo.
Questo episodio di violenza ha scosso tutti, in particolare il padre del ragazzo: “Mi hanno detto che poteva morire, ma il bimbo adesso sta bene, grazie a Dio. Ho parlato pochissimo con mio figlio. Per andare a mangiare un panino vedi che è successo”.
Il dottor Giuseppe Federa, chirurgo del Pellegrini, ha commentato: “Siamo tutti sotto choc. Negli ultimi anni abbiamo visto scendere sempre più l’età di questi ragazzi vittime di accoltellamenti e violenze. Solitamente si trattava di 16 o 17enni. Ora si arriva a 12 o 12 anni, quando si è poco più che bambini. Si aggirano per le strade armati di coltelli in una dimensione di presunto divertimento, pronti allo scontro anche senza particolari motivi. Famiglie, scuola e istituzioni hanno il dovere di interrogarsi su cosa fare per frenare questa deriva che ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza sociale. Un’escalation preoccupante”.
Questo episodio di violenza è l’ennesimo segno della profonda crisi sociale che sta attraversando la nostra società. Famiglie, scuola e istituzioni devono unirsi per porre fine a questa escalation di violenza, che ha ormai preso il sopravvento sui nostri giovani. Solo insieme saremo in grado di affrontare questa emergenza e di impedire che altri ragazzi perdano la vita a causa di una lite senza senso.