L’arresto di Michele Zagaria, noto boss della camorra, è stato possibile grazie all’operato del poliziotto Oscar Vesevo. Questa la testimonianza dell’ex dirigente della Squadra Mobile di Napoli, Lamparelli, e di Maria Raimondo, sostituto commissario della squadra catturandi guidata da Vittorio Pisani. Secondo loro, senza il contributo di Vesevo, Zagaria non sarebbe stato arrestato.

Durante l’udienza, è stato fatto riferimento ad alcune indagini svolte a riscontro dopo la cattura di Zagaria ed in riferimento alla collaborazione di Antonio Iovine. Inoltre, è stato menzionato un possibile furto di una pen drive da parte di Vesevo, ma la persona che avrebbe acquistato il supporto per 50mila euro, secondo la Dda, è stata assolta da questa specifica accusa in un altro processo già celebratosi.

L’udienza si è conclusa con la testimonianza dei due poliziotti. Si tornerà in aula a maggio per la requisitoria del pm Maurizio Giordano. Poi prenderà la parola il difensore di Vesevo, l’avvocato Giovanni Cantelli.

L’arresto di Michele Zagaria è stato un successo per le forze dell’ordine, che hanno lavorato instancabilmente per metterlo dietro le sbarre. L’operato di Oscar Vesevo ha contribuito in modo determinante a questo successo.

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