A Benevento, il 10 maggio si terrà l’udienza preliminare a carico di sette persone, tra cui Paolo Di Donato, 53 anni, e le sue sorelle Silvana Di Donato, 61 anni, e Graziella Di Donato, 57 anni. Secondo gli inquirenti, i tre si sarebbero appropriati di 774mila euro stanziati dalla Prefettura a favore del Consorzio Maleventum per la gestione dei centri di accoglienza migranti. Paolo Di Donato è stato indicato come amministratore e/o gestore di fatto del Consorzio, mentre gli altri quattro (legali rappresentanti del Consorzio in epoche diverse, dal gennaio 2015 al marzo del 2017) sono accusati di frode nell’esecuzione del capitolato stipulato con la Prefettura.

Gli inquirenti hanno sottolineato come alcune delle spese riconducibili ai Di Donato siano state effettuate per borse, viaggi, e pernottamenti in albergo, ma anche per il trasferimento di un terreno da una società al Consorzio, con un atto mai perfezionato. Di conseguenza, è stato emesso un sequestro fino alla concorrenza di 774mila euro a carico dei tre.

L’udienza preliminare servirà a stabilire se le accuse siano fondate o meno. Gli accusati sono difesi dagli avvocati Vittorio Fuci, Pietro Farina e Domenico Zampelli.

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