La condanna di 17 anni e 7 mesi inflitta a Giorgio Pietrofesa, fratello di Aniello Pietrofesa, ha messo fine alla seconda tranche dell’inchiesta sulla banda di via Irno. La banda, conosciuta anche come “guaglioni di via Irno”, è stata accusata di aver formato un’associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti.
L’operazione di sgombero è stata condotta dalla procura di Salerno nel settembre 2021, con l’emissione di 23 misure cautelari.
Oltre a Giorgio Pietrofesa, altri quattro membri della banda sono stati condannati a pene detentive severe. Eddy Paparone, 25enne di Salerno, è stato condannato a 10 anni di reclusione; Nunzio Candela, 8 anni e 7 mesi; Mario Grimaldi, 12 anni; e Carmine Grimaldi, figlio di Mario e 8 anni e 11 mesi.
Gli investigatori hanno scoperto che la banda gestiva una rete di spaccio di droga in città. Le indagini hanno mostrato che i membri della banda avevano una struttura organizzata e che lavoravano insieme per rifornire di droga gli spacciatori di Salerno.
La condanna di Giorgio Pietrofesa e degli altri membri della banda segna una vittoria importante per le forze dell’ordine che hanno lavorato duramente per smantellare la rete di droga. La sentenza dimostra anche che la giustizia ha preso le sue decisioni e ha fatto rispettare la legge.