La scorsa settimana, il personale della Guardia Costiera di Agropoli ha condotto due distinte attività di pattugliamento del litorale, che hanno portato alla scoperta di due reti da posta posizionate in località Laura del comune di Capaccio Paestum. Le reti, della lunghezza complessiva di circa 1,5 km, costituivano un potenziale pericolo e sicuro intralcio per la navigazione e per le altre attività marittime, in quanto non correttamente segnalate e sprovviste della prevista marcatura identificativa.

Il personale della Guardia Costiera ha quindi proceduto al sequestro delle due reti da pesca. Questo intervento rientra in una più ampia strategia di lotta alla pesca illegale che, se non contrastata, può avere ripercussioni negative sull’ambiente marino e sulla salute dei consumatori.

La pesca illegale è una pratica che mette a rischio la sostenibilità delle risorse ittiche, poiché le reti e le attrezzature da pesca utilizzate possono anche danneggiare gli ecosistemi marini. Inoltre, gli stock ittici illegali possono contenere specie di pesci bandite o non sicure per il consumo umano.

La Guardia Costiera svolge un servizio essenziale nella lotta alla pesca illegale e nella protezione degli stock ittici, vigilando costantemente le acque territoriali italiane. Le attività di pattugliamento come quella condotta nei pressi di Capaccio Paestum rappresentano un passo importante nella prevenzione delle attività illegali che possono avere effetti nocivi sull’ambiente marino.

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