La gestione penitenziaria ad Ariano Irpino e in tutta la Campania sta diventando sempre più difficile e precaria. Gli agenti di polizia penitenziaria sono sempre più vittime di aggressioni di inaudita violenza da parte dei detenuti, e questo è dovuto alla mancanza di protocolli, di strumenti idonei alla difesa e di provvedimenti di trasferimento dei detenuti più violenti. La situazione è resa ancora più preoccupante dalla forza operativa deficitaria di un numero considerevole di unità, che costringe gli agenti a una mole di lavoro massacrante.

Il caso del detenuto della settima sezione della Casa Circondariale di Ariano Irpino che ha appiccato un incendio ed ha devastato il reparto detentivo, tentando anche di sfondare il cancello della propria camera detentiva con un letto, è un esempio di quanto sia grave la situazione. Fortunatamente, il personale di polizia penitenziaria, anche se in numero estremamente ridotto, è riuscito a riportare l’ordine e la sicurezza con l’utilizzo dell’estintore per spegnere le fiamme. Alcuni agenti, tuttavia, sono stati costretti ad andare in pronto soccorso per le cure del caso a causa dell’inalazione del fumo prodotto dal rogo.

L’organizzazione sindacale Uilpa ha espresso parole di elogio e apprezzamento per l’intervento messo in atto dagli agenti di polizia penitenziaria e ha augurato loro una pronta guarigione. È necessario, tuttavia, che vengano prese misure urgenti per garantire la sicurezza degli istituti e dei poliziotti penitenziari, in modo da evitare che situazioni come queste si ripetano.

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