Quindici ultras di Paganese e Casertana sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale esplodente e oggetti contundenti, partecipazione alla rissa tra tifoserie avverse, violenza, resistenza e lesioni ai danni di un militare dell’Arma dei Carabinieri. L’arresto è avvenuto in seguito agli scontri avvenuti il 22 gennaio scorso in occasione dell’incontro di calcio tra le due squadre. Tra i destinatari del provvedimento ci sono anche tre residenti della zona degli scontri e un 29enne di Pagani, accusato di aver lanciato il fumogeno che ha provocato l’incendio dell’autobus dei tifosi della Casertana. Altri ultras sono stati identificati come autori degli atti di devastazione commessi nei pressi dello stadio della Paganese. Le misure odierne seguono ai provvedimenti eseguiti il 24 gennaio ed il 10 febbraio scorsi a carico degli ultras appartenenti ad entrambe le tifoserie. Gli arresti dimostrano la determinazione delle autorità nel reprimere la violenza negli stadi e garantire la sicurezza dei cittadini.

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