Quattro uomini sono stati condannati a 23 anni di carcere ciascuno per l’omicidio di Maurizio Cerrato, il custode del Parco Archeologico di Pompei, avvenuto a Torre Annunziata nel dicembre del 2021. Il 61enne è stato ucciso brutalmente quando ha cercato di proteggere la figlia che aveva parcheggiato l’auto in un tratto di strada che alcune persone ritenevano di loro proprietà. Coinvolti nell’aggressione sono stati due fratelli, un padre e un figlio, accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Nonostante la richiesta di condanna all’ergastolo avanzata dalla Procura, la sentenza ha stabilito una pena di 23 anni di carcere per i quattro colpevoli. Le motivazioni saranno pubblicate tra 90 giorni.

L’avvocato della famiglia Cerrato, Giovanni Verdoliva, ha commentato la sentenza con un pizzico di delusione, affermando che si aspettavano l’ergastolo, come chiesto dalla Procura anche con argomentazioni convincenti. Come pure grande è stato il dolore e la delusione dei familiari della vittima della brutale aggressione all’ascolto della sentenza dei giudici che non hanno ritenuto di infliggere la massima pena per l’efferato crimine..

L’omicidio di Maurizio Cerrato ha suscitato grande indignazione e sconcerto nell’opinione pubblica, soprattutto per la banalità del motivo che ha scatenato la violenza. La condanna dei quattro colpevoli rappresenta una parziale giustizia per la famiglia della vittima, che continuerà a combattere per la memoria di Maurizio e per ottenere piena giustizia.

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