Inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli

La polizia di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, ritenute gravemente indiziate del reato di tentata estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso. L’attività investigativa, coordinata dalla locale direzione distrettuale antimafia, ha consentito di accertare come gli indagati avrebbero posto in essere condotte estorsive in danno del titolare di un esercizio commerciale ad Arzano, pretendendo il pagamento di una quota estorsiva di 2.000 euro mensili da versare per “gli amici di Arzano”.

La richiesta della Dda si basa su elementi probatori raccolti dagli uffici investigativi e dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Il provvedimento restrittivo è stato ottenuto per tutti gli indagati, per il reato di tentata estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso perché commessa al fine di agevolare il clan della “167 di Arzano”, egemone in quel territorio e di cui gli indagati sono tutti affiliati.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. L’operazione è stata effettuata dagli agenti della squadra mobile di Napoli e del commissariato di Frattamaggiore.

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