Il palazzo degli abusi di Pizzofalcone è nuovamente al centro dell’attenzione per le prevaricazioni di coloro che ancora occupano senza titolo appartamenti e spazi del condominio. L’ultimo episodio riguarda il parcheggio di un motoscafo nel cortile interno del civico 35 di via Egiziaca, occupando così il posto auto che spetterebbe a chi ne ha diritto. Questo accade nonostante l’edificio sia sorvegliato dalla polizia municipale e dalle forze dell’ordine. Si tratta di un braccio di ferro continuo, di una sorta di prova di forza dei soliti noti che non vogliono accettare il rispetto della legalità e del bene comune.
Si scopre che prima di sistemare il natante nel cortile condominiale, qualcuno ha infranto i sigilli di un deposito interno del palazzo, nel quale era rimasto per tutto l’inverno. Gli occupanti abusivi sembrano non voler accettare le regole di civile convivenza, come dimostra anche il fatto che molti veicoli parcheggiati nello stesso androne scoperto sono coperti da assicurazione.
Le indagini sugli abusi di via Egiziaca sono sotto la lente d’ingrandimento del Comune di Napoli, della Prefettura e della Procura della Repubblica. Tuttavia, le zone d’ombra restano ancora tante. Alla fine del 2021 erano stati presi i primi provvedimenti, con le diffide ad abbandonare gli alloggi occupati senza titolo. Alcuni sfratti sono stati eseguiti, ma altri credono ancora di averla fatta franca.
Francesco Emilio Borrelli è uno dei pochi a non mollare la presa sul palazzo degli abusi, nonostante le minacce ricevute per aver chiesto il rispetto della legalità. Ha personalmente verificato la presenza della barca e del potente scooter T max all’interno dello stabile, dimostrando come questo edificio continui a essere al servizio della criminalità locale. Borrelli chiede che resti alta l’attenzione sul caso e che si impediscano ulteriori prevaricazioni. Bisogna chiarire chi ha avuto accesso al palazzo e con quali fini abbia agito, oltre a risalire alla proprietà della barca e dello scooter che non sono arrivati lì da soli.