La guerra tra bande giovanili a Napoli si sta intensificando sempre di più, con la diffusione di minacce sui social e l’utilizzo di armi da fuoco. Tutto è cominciato con la morte di Francesco Pio Maimone, il giovane pizzaiolo ucciso da un proiettile vagante a Mergellina. Subito dopo l’omicidio, due gruppi di gang giovanili hanno iniziato a creare profili social anonimi e a sfidarsi a colpi di post aggressivi, con l’obiettivo di conquistare il controllo della zona della movida. La situazione è stata alimentata dalle prolungate assenze dalle attività scolastiche a causa della pandemia, che hanno favorito l’avvicinamento dei minori alle attività illegali di strada, portandoli verso la carriera delinquenziale. Anche l’abuso di sostanze stupefacenti contribuisce alla diffusione delle variegate forme di devianza giovanile. La faida tra le bande è pronta ad esplodere in qualsiasi momento, con la minima provocazione che può scatenare una vera e propria guerra tra le strade della città. La situazione è preoccupante e richiede interventi decisi da parte delle autorità competenti per porre fine a questa situazione di emergenza.

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