Una coppia di Mugnano (Napoli) è stata costretta a lasciare la propria abitazione e a chiudere il loro minimarket a seguito di minacce e aggressioni fisiche da parte dei familiari dell’ex marito della donna. Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord hanno portato all’esecuzione di un’ordinanza del Tribunale di Napoli nei confronti di sei persone, due delle quali in carcere e quattro ai domiciliari, indagate per tentata estorsione, violenza privata, atti persecutori, lesioni personali e porto illegale di armi proprie ed improprie.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i familiari dell’ex marito della donna hanno costretto lei e il suo nuovo compagno a lasciare il quartiere dove risiedevano e a cessare le loro attività con la minaccia di ferire il compagno a colpi di arma da fuoco se non avessero pagato una somma di denaro. La coppia è stata costretta a soggiornare in un hotel a Giugliano e successivamente a trasferirsi in un’altra abitazione a Mugnano. Durante il loro soggiorno a Mugnano, la coppia ha subito due gravi aggressioni da parte dei familiari dell’ex marito della donna, che hanno utilizzato armi illegali. In entrambi i casi, la coppia è stata ferita e la donna è stata picchiata nonostante portasse in braccio il figlio neonato di un mese. La polizia ha arrestato sei persone coinvolte in questi reati, che ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla giustizia.

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