La Corte di Cassazione ha assolto definitivamente Giuseppe Brandimarte, ritenuto boss di Gioia Tauro, dall’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Francesco Bagalà avvenuto il 26 dicembre 2012. Inizialmente condannato all’ergastolo insieme al ritenuto esecutore materiale Davide Gentile dalla Corte di assise di Palmi il 3 dicembre 2020, Brandimarte è stato assolto grazie alle sottili ed articolate questioni giuridiche sollevate dai suoi avvocati Dario Vannetiello e Giuseppe Fonte, nonché dagli avvocati Nico D’ascola e Salvatore Staiano in difesa di Gentile. Nonostante il Procuratore Generale avesse chiesto di annullare la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte di assise di appello di Reggio Calabria in data 27 giugno 2022, la Suprema Corte ha condiviso in pieno la linea difensiva e ha dichiarato inammissibile l’impugnazione proposta dal Procuratore generale del distretto calabrese. Il processo è stato complesso e ha visto polverizzate le dichiarazioni accusatorie provenienti da una pluralità di collaboratori di giustizia, quali Femia, Furfaro, Ieranò e Cortese. La sentenza della Corte di Cassazione conclude definitivamente questa vicenda giudiziaria.