Manca la giustizia nel sistema giudiziario italiano? La vicenda di Pallumb Mana, 58enne albanese, sembra suggerire di sì. L’uomo è stato condannato a 4 anni e mezzo di carcere per associazione finalizzata alla realizzazione di falsi passaporti e patenti di guida, ma non sapeva di essere sotto processo. È stato arrestato solo quando è arrivato in Italia a febbraio del 2023.
La Corte d’Appello di Lecce ha accolto il ricorso del suo avvocato, Fabio Della Corte, dichiarando la nullità della sentenza e del processo celebrato ad insaputa dell’imputato. Inoltre, il tribunale ha disposto la sua scarcerazione.
La vicenda è ancora più sconcertante se si considera che i processi sono stati rimessi al tribunale di Lecce per competenza territoriale, ma il 58enne non ha mai ricevuto notifiche sulle udienze. Le accuse, inoltre, erano basate su episodi di possesso e fabbricazione di documenti falsi e ricettazione verificati anche nel casertano, tra Frignano e Casaluce.
La giustizia italiana dovrebbe garantire il rispetto dei diritti di tutti i cittadini, anche degli stranieri. Nulla giustifica un processo a insaputa dell’imputato. Speriamo che questa vicenda sia un’incredibile anomalia e che i giudici italiani si impegnino a garantire un sistema giudiziario equo.

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