Scuole guida coinvolte in maxi inchiesta sulle ‘patenti facili’

Un trucco per suggerire le risposte dell’esame per la patente ai candidati di alcune scuole guida del casertano coinvolte nella maxi inchiesta sulle ‘patenti facili’ consisteva nel dare una risposta falsa con il dito sinistro e una vera con l’indice destro. Il giudice Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto 16 rinvii a giudizio per falso, corruzione e sostituzione di persona. Tra i rinvii a giudizio c’è anche un irpino.

L’inchiesta riguarda alcuni esami per la patente sostenuti nel 2015, in cui i candidati sarebbero stati sostituiti o avrebbero ricevuto suggerimenti da parte di dipendenti delle scuole guida a cui erano iscritti. Per truccare gli esami, i componenti delle commissioni della motorizzazione civile di Caserta sarebbero stati corrotti. In un caso, all’interno dell’aula dove si svolgevano le prove, sarebbero stati introdotti un cellulare, una microcamera a bottone e auricolari per ottenere i suggerimenti. In questo caso, l’esame, inizialmente superato, venne poi annullato.

I rinvii a giudizio dimostrano come i comportamenti scorretti e illegali siano sempre presenti in ogni settore, anche in quello della formazione alla guida. È importante che le autorità competenti agiscano con fermezza e determinazione per garantire la legalità e la sicurezza sulle strade.

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