Il consigliere Massimo La Porta si trova agli arresti domiciliari in seguito all’indagine sui falsi corsi di formazione. La sua associazione, guidata da Concordio Malandrino e Gianfranco Soriano, era dipendente della “società cartiera” di Cicerale, con una consorella in Bulgaria. Secondo i finanzieri, Malandrino, con l’aiuto del commercialista Alessandro Santi, Alessandro Isgrò e Antonio Ferreri, era il promotore della truffa fiscale, mentre Soriano, La Porta e Maria Rosaria Lopardi erano i partecipi. I proventi della truffa finivano sui conti esteri degli indagati. La procura di Vallo della Lucania ha ricostruito le transazioni bancarie con cui Malandrino avrebbe trasferito circa 1,5 milioni di euro sui suoi conti personali dalla “Tax and legal advisor”, la società che fabbricava i falsi crediti di imposta per oltre 200 imprese in tutta Italia. Una parte dei soldi sarebbe stata utilizzata per l’attività imprenditoriale del ristorante Unami.

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