Il porto di Salerno sembra sia diventato un importante punto di sbarco per le sostanze stupefacenti e le organizzazioni criminali ne farebbero largo uso. L’ultimo sequestro di una tonnellata di marijuana a via Ligea ne è la prova. Le rotte dei traffici illegali sono molteplici e variano dalle cocaina, alle anfetamine, all’hashish. La cocaina arriva dall’America meridionale, nascosta nei container frigo nei motori delle navi. L’hashish invece arriva dal nord Africa e dalla Kenya, mentre le anfetamine sono sempre più specializzate e arrivano dal Medio Oriente. La novità è la nuova rotta dal Canada, dove la marijuana viene nascosta nelle spedizioni di legumi secchi e poi recapitata nel Napoletano. A utilizzare questo scarico sono organizzazioni camorristiche e ‘ndranghetiste, ma anche straniere che nulla hanno a che fare con il Mezzogiorno d’Italia. Si tratta di un business illecito molto redditizio che coinvolge criminali di diverse nazionalità. Il porto di Salerno continua ad essere un punto di approdo per ogni tipo di sostanza stupefacente e la lotta alle organizzazioni criminali è ancora molto difficile.

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