Il Comune di Sessa Aurunca ha rischiato di dover corrispondere una somma di oltre 44mila euro per un debito di 21mila euro risalente al 2008. Il debito era stato contratto per l’esproprio di un terreno da parte dell’Ente, per il quale il Comune aveva pagato solo circa 84mila euro su un totale di 106mila euro. Rimanevano quindi oltre 21mila euro da corrispondere al proprietario, ma il Comune non aveva mai effettuato il pagamento. Con il passare del tempo, il debito era aumentato a causa della rivalutazione monetaria e degli interessi legali, fino ad arrivare a ben 44mila euro.

Nel 2017, il creditore si era rivolto al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che aveva emesso un decreto ingiuntivo nei confronti dell’Ente, ma il Comune continuava a non pagare. Nel 2022, era stata avviata una procedura di espropriazione forzata mobiliare per la somma di circa 37mila euro, ma questa era stata sospesa e aveva fatto prologo all’accordo tra le parti.

Il creditore avrebbe avuto diritto a 44.782,33 euro nel 2023, ma ha accettato la proposta dell’Ente di pagare 37mila euro. In questo modo, il creditore ha ottenuto il pagamento che attendeva da 15 anni e l’Ente ha ‘risparmiato’ circa 7mila euro, pur dovendone sborsare comunque 16mila in più di quanto inizialmente previsto.

Questa vicenda dimostra come la mancata corresponsione di un debito possa causare problemi e costi maggiori nel lungo termine. È importante che gli Enti pubblici e i privati rispettino i loro obblighi contrattuali e paghino le somme dovute, per evitare situazioni di questo tipo.

Articolo precedenteLa solidarietà dei napoletani: due netturbini salvano la giornata a inviato de Le Iene
Articolo successivoNapoli: la polizia effettua una serata di controlli nella zona dei Decumani

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui