Oggi si è tenuta una nuova udienza presso il tribunale di Avellino per il processo derivante dall’inchiesta condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli, che ha indagato su un nuovo filone di illeciti che vede il Clan Partenio come protagonista. Durante l’udienza, il maresciallo del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino è stato sottoposto al controesame dall’avvocato Gaetano Aufiero, difensore di fiducia di Nicola Galdieri.

Il maresciallo ha chiarito le tempistiche dell’indagine, specificando che si erano concluse nel primo semestre del 2021 e che tutte le attività d’indagine sul Nuovo Clan Partenio iniziano nel 2014 e terminano nel 2021, con l’informativa finale depositata nel 2020. Per quanto riguarda le intercettazioni, il militare ha confermato di non essere stato lui a trascriverle, ma di averne ascoltate una buona parte e ha confermato che buona parte delle trascrizioni coincidevano.

Tuttavia, l’avvocato Aufiero ha contestato alcune trascrizioni, in particolare quelle riguardanti Pasquale Galdieri e Pagano Beniamino, sostenendo che non ci fosse fedeltà nelle trascrizioni. Veniva verbalizzata la parola “cocaina”, mentre a seguito di analisi peritale emergeva che la parola adoperata dai due imputati era “guagliona”. Inoltre, l’avvocato ha contestato la trascrizione del nome della moglie di uno degli imputati, sostenendo che il nome che effettivamente emergeva dalle intercettazioni non era quello verbalizzato.

Per quanto riguarda le intercettazioni sulle aste, l’interesse dei Galdieri emergeva nel dicembre 2018 e si protraeva fino all’aprile/maggio 2019. Nell’ottobre 2019, poi, si è concretizzato l’arresto. In questo arco di tempo, il maresciallo ha confermato di non aver fatto una valutazione a ritroso sul precedente interesse da parte dei Galdieri.

Successivamente, è iniziato il controesame dell’avvocato Alberico Villani, difensore di fiducia di Armando Aprile. Il maresciallo ha spiegato che il nome di Armando Aprile emergeva per la prima volta in una intercettazione del febbraio 2019 e che, nel corso delle indagini, “Armando Aprile non ha avuto contatti diretti con gli altri imputati ma che, nel corso di numerose intercettazioni, viene sottolineata la vicinanza con Nicola Galdieri, le discussioni con Livia Forte e anche il fatto che fosse stata pattuita una percentuale”.

La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 5 maggio.

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