I difensori dei due tratti in arresto, Bernardo Cava e Pellegrino Crisci, si preparano a presentare un’istanza di riesame dopo essere stati accusati di tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Sirignano. Attualmente detenuti nel carcere di Secondigliano, i due hanno scelto di non rispondere alle accuse e di rimanere in silenzio durante l’interrogatorio. I loro avvocati, Alessandro Del Grosso e Gaetano Aufiero, hanno dichiarato che presenteranno una richiesta di riesame al Tribunale di Napoli.
Secondo le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano, l’imprenditore aveva avuto due incontri con Bernardo Cava e Pellegrino Crisci. Durante uno di questi incontri, il boss Cava avrebbe utilizzato la sua fama criminale e l’appartenenza al clan Cava per convincere l’imprenditore a pagare una somma di denaro. Grazie alle intercettazioni, è stato possibile denunciare i due e emettere la misura cautelare.
La decisione dei difensori di presentare un’istanza di riesame è una mossa comune in casi come questi. Il Tribunale di Riesame di Napoli avrà il compito di esaminare la decisione del gip Leda Rosetti e decidere se confermarla o meno. In ogni caso, la vicenda dimostra ancora una volta l’importanza delle indagini e delle misure cautelari per contrastare la criminalità organizzata.