La vendita online di kit per il suicidio è un fenomeno che sta colpendo anche l’Italia. Nove persone italiane sono state individuate come acquirenti di questi kit, tra cui due della Campania, precisamente di Caserta e Napoli. Il responsabile della vendita, Kenneth Law, è stato arrestato in Ontario, in Canada, per il reato di istigazione al suicidio.

Tra le persone che hanno utilizzato questi kit vi è una donna di 63 anni di Borgo Valsugana, originaria de l’Aquila e insegnante. La donna si è tolta la vita lo scorso 4 aprile utilizzando uno dei kit acquistati online. Ha anche lasciato una lettera per spiegare le modalità del gesto e un biglietto per i familiari.

Le province italiane interessate dalla vendita dei kit sono Roma, Milano, Napoli, Monza, Lecco, Caserta, Bologna, Trento e Pavia. Law avrebbe venduto circa 1.200 kit online a persone residenti in 40 Paesi diversi. Le indagini sulla vendita online di kit per il suicidio sono iniziate dopo la segnalazione di sette decessi per suicidio nel Regno Unito e tre negli Stati Uniti, tra cui un ragazzo di 17 anni, collegati alla vendita online di nitrito di sodio.

La Procura di Trento sta indagando sul caso della donna di 63 anni residente in Trentino che si sarebbe tolta la vita utilizzando uno dei kit acquistati online. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti. I carabinieri di Borgo Valsugana hanno raccolto i reperti e hanno informato l’autorità giudiziaria.

La vendita online di kit per il suicidio è un fenomeno preoccupante e bisogna fare tutto il possibile per contrastarlo. È necessario che le autorità competenti agiscano per individuare e arrestare i responsabili di questa attività criminale. È anche importante sensibilizzare la popolazione sui rischi di acquistare questi kit e sulle conseguenze che possono avere sulle persone che li utilizzano.

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