Il “kit del suicidio” è un prodotto che può essere acquistato online con pochi clic, e che sta causando grande preoccupazione. Una donna di 63 anni residente in provincia di Trento avrebbe infatti acquistato questo kit, portando le autorità italiane ad indagare su altri possibili acquirenti. Si tratta di una vicenda internazionale, poiché l’uomo ritenuto responsabile della vendita di questi kit è stato arrestato in Canada con l’accusa di istigazione al suicidio. Kenneth Law avrebbe venduto online circa 1.200 kit per il suicidio a clienti di 40 diversi Paesi, tra cui l’Italia.

L’inchiesta sulla vendita dei materiali per suicidarsi era partita a Peel, in Ontario, dopo che erano stati segnalati sette decessi per suicidio nel Regno Unito e tre negli Stati Uniti, tra i quali quello di un ragazzo 17enne. Tutte le morti erano collegate all’acquisto di nitrito di sodio. La 63enne trovata morta in Trentino in un biglietto avrebbe fatto riferimento al kit acquistato.

Le forze dell’ordine sono ora impegnate nel sequestrare il materiale acquistato prima che possa essere utilizzato per gesti estremi. È importante che ognuno di noi prenda coscienza di questa vicenda e si renda conto dei pericoli che possono derivare dall’acquisto di prodotti simili. La vita è un bene prezioso, che va tutelato e rispettato. Non esistono problemi irrisolvibili, e per ogni difficoltà esistono sempre delle soluzioni. Rivolgersi ad un professionista, come uno psicologo o uno psichiatra, può essere un primo passo importante per superare eventuali momenti di difficoltà.

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