La Strada Regionale 373, che unisce Ravello al bivio di Castiglione, è stata riaperta al traffico dopo la terribile tragedia di lunedì che ha causato la morte di Nicola Fusco, il giovane autista di Agerola, volato con il bus di cui era alla guida nella scarpata sottostante il curvone di Cigliano. Diverse squadre di rocciatori della ditta Cardine hanno effettuato un complesso intervento di bonifica lungo il fianco della montagna, procedendo al disgaggio di arbusti e massi resi pericolanti dalla caduta del bus. Il tratto da mettere in sicurezza, completamente ripulito dai detriti lasciati dal mezzo che giace ancora incastrato nella sottostante pedonale per Atrani, è quello sottostante alla curva a gomito da cui il bus turistico è volato giù. La strada è di competenza della Provincia e non dell’Anas.

Il punto del tragico incidente è stato sequestrato per effetto del sequestro dell’intera corsia esterna e del muro che la costeggiava. Un parapetto che non rispetta gli standard di sicurezza ed è sfarinato sotto il peso dell’autobus turistico. Le immagini registrate dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza di una struttura ricettiva ubicata nella collina dirimpetto hanno restituito agli investigatori la sequenza del drammatico incidente. Anche se al vaglio della magistratura ci sono tutte le ipotesi, le immagini cristallizzerebbero una presunta situazione di pericolo a quanto pare determinata dal manto stradale sdrucciolevole a causa della pioggia insistente e la mancata tenuta del muro che delimita la carreggiata dal precipizio. Il bus, poco più lungo di nove metri, pare procedesse lentamente in quella curva e, probabilmente slittando, si sarebbe adagiato già in sottosterzo al muretto. Che si è sbriciolato aprendo il vuoto dinanzi a quel mezzo pesante poi rimbalzato sulla roccia prima di affossarsi sulla pedonale via Valle del Dragone dove è rimasto incastrato tra il muro a secco su cui poggia la soprastante provinciale e quello di un’abitazione.

Il pm Carlo Rinaldi accompagnato dal ctu nominato dalla Procura e i carabinieri ai quali sono affidate le indagini sono tornati sul posto per condurre le indagini ad ampio raggio, sicurezza stradale compresa. Domani, da quel punto maledetto, transiterà la carovana rosa per la sesta tappa del Giro d’Italia. La riserva sul passaggio dei corridori è stata sciolta soltanto nel tardo pomeriggio di ieri al termine di una riunione in Prefettura. I bus della Sita saranno costretti a collegare Ravello con Amalfi attraverso la Sp2 Tramonti-Maiori a causa del restringimento di carreggiata. L’Associazione per la tutela delle vittime della strada si interroga se esistano delle norme che andrebbero rispettate, poiché i muretti, alcuni dei quali non superano i 50 cm di altezza, sono bassi, vetusti e di certo non danno alcun senso di sicurezza ed adeguata protezione.

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