Il tribunale di Avellino ha dichiarato la chiusura dell’istruttoria dibattimentale per il Clan Partenio, che vede alla sbarra 22 imputati accusati di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti. Dopo il deposito dell’ultima trascrizione di un’intercettazione considerata non rilevante, il collegio giudicante ha chiuso il dibattimento, stabilendo di non volere ascoltare altri testimoni indicati dalle parti. Il processo, che vede tra gli imputati Pasquale e Nicola Galdieri, Carlo Dello Russo, Ernesto Nigro, Diego Bocciero, Luigi De Simone e altri, si avvia alle battute finali con la requisitoria del pubblico ministero prevista per il 16 maggio e le arringhe difensive per il 22 maggio. Il Clan Partenio è accusato di aver seminato il panico in città e provincia per anni, con episodi di estorsione anche nei confronti dei titolari di ditte vincitrici di appalti per la realizzazione di opere pubbliche in Alta Irpinia. Il processo si intreccia con un altro ancora in corso denominato Aste Ok e che ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano e di tre carabinieri in due distinti procedimenti connessi.

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