Il sovraffollamento delle carceri è un problema che ostacola la risocializzazione dei detenuti e rappresenta una criticità per il diritto alla salute all’interno degli istituti penitenziari. Questo è il messaggio che emerge dal tour nei penitenziari della Campania portato avanti dalle associazioni impegnate sul territorio.

In particolare, durante la conferenza stampa a Caserma Litto, si è parlato dell’istituto penitenziario di Bellizzi Irpino, descritto come un luogo dalle luci e ombre. Camera Penale, Garante dei detenuti e l’associazione “Nessuno tocchi Caino” hanno raccontato la situazione di sofferenza delle carceri, sia a livello locale che nazionale, sottolineando soprattutto la criticità sanitaria e psichiatrica.

Per questo motivo, le associazioni hanno invitato a puntare sulle misure alternative al carcere e a investire nell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna per il recupero e la prevenzione del reato. In questo modo, si potrebbe fare un’opera di risocializzazione e mettere nelle carceri solo le persone socialmente pericolose.

L’avvocato Gerardo Di Martino, delegato del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, ha sottolineato che le criticità sono molte e che il Consiglio sarà sempre al fianco di chi combatte uno stato inadempiente che non garantisce i servizi essenziali e dei detenuti che non godono delle stesse possibilità di chi è libero.

In conclusione, il sovraffollamento delle carceri rappresenta un problema serio che richiede soluzioni adeguate per garantire il diritto alla salute e alla risocializzazione dei detenuti. È necessario investire nelle misure alternative al carcere e nell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna per prevenire e recuperare il reato.

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