Dopo l’incidente del bus turistico avvenuto sulla SS 373, gli abitanti di via Valle del Dragone si sono ritrovati quasi isolati. La stradina che conduce alle case della valle del Torrente Dragone è stata ostruita dal mezzo precipitato, rendendo difficile il passaggio. A sei giorni dall’incidente, la strada rimane ancora sotto sequestro e la rimozione della carcassa del bus è ancora in fase di valutazione da parte dei Vigili del Fuoco.
Le famiglie che abitano la contrada ravellese hanno ora solo due collegamenti possibili con i principali centri abitati della zona, entrambi attraverso ripide scalinate che conducono ad Atrani. Questo rende difficile soddisfare bisogni primari come fare la spesa o accompagnare i propri figli a scuola. Inoltre, una casa vacanze è rimasta senza corrente elettrica, mentre un’altra ha dovuto ricevere un gruppo elettrogeno dall’Enel.
La situazione è resa ancora più difficile dal conferimento dei rifiuti, che avviene di norma al bivio con la SS 373. Tuttavia, Palazzo Tolla ha assicurato il posizionamento di un cassonato nella zona il giorno successivo. La riapertura della strada sembra essere ancora lontana, forse addirittura di un mese.
Nonostante tutto, i titolari dei terreni limitrofi si sono dimostrati solidali consegnando le chiavi per l’accesso agli appezzamenti ai residenti della valle del Dragone, consentendo loro di bypassare l’ostruzione e accedere alla provinciale. Tuttavia, questa soluzione è solo temporanea e l’alternativa è quella di scendere ad Atrani attraverso un collegamento impervio.
In conclusione, la situazione degli abitanti di via Valle del Dragone è ancora difficile e il futuro della strada rimane incerto. Tuttavia, la solidarietà dimostrata dai titolari dei terreni limitrofi è un segno di speranza per la comunità locale.