27 tifosi del Napoli appartenenti ai gruppi ultras Fedayn e “Secco Vive” sono stati fermati ieri dalla Polizia di Stato a Varese. Secondo quanto si è appreso, intendevano replicare ai fatti accaduti il 4 maggio scorso durante i festeggiamenti a Varese per lo scudetto del Napoli, quando alcuni tifosi partenopei vennero aggrediti, minacciati e insultati da ultras varesini. Le indagini della Digos di Varese mirano ora a identificare gli oltre 100 (forse 150) tifosi che ieri si sono resi protagonisti di uno scontro con la Polizia di Stato che ha fermato il corteo ultras nei pressi dello svincolo autostradale SS707.

Dopo i tafferugli i tifosi si sono allontanati procedendo contromano a bordo dei loro veicoli, sfiorando l’investimento di un poliziotto ma sono stati intercettati dopo pochi chilometri dalle Volanti della Ps e condotti in Questura a Varese. Per i 27 ultras napoletani è stata avviata l’istruttoria per il Daspo. Tuttavia, sono stati rilasciati e sono tornati a Napoli.

La situazione degli scontri tra tifosi di calcio è sempre più preoccupante e pericolosa. Non si tratta solo di rivalità sportive, ma di aggressioni e minacce che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e delle forze dell’ordine. È necessario che le autorità competenti agiscano con fermezza e determinazione per prevenire e reprimere questi comportamenti violenti e illegali. Il calcio deve essere uno sport che unisce e non che divide, e i tifosi devono imparare a rispettare gli avversari e a godere della partita in modo pacifico e civile.

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