Il pubblico ministero ha richiesto una condanna a 24 anni di carcere per i due ex fidanzatini killer che hanno ucciso il padre di lei, Aldo Gioia, lo scorso anno in un appartamento al Corso di Avellino. Elena Gioia e Giovanni Limata, accusati di omicidio volontario, sono stati giudicati capaci di intendere e di volere dalla relazione del perito Giuseppe Sciaudone.

Limata è stato accusato dell’efferato omicidio di Aldo Gioia, commesso in concorso con la figlia della vittima, Elena Gioia, nell’aprile del 2021 nell’abitazione familiare ubicata al Corso Vittorio Emanuele. Limata è stato raggiunto dai poliziotti della questura a Cervinara con le accuse di omicidio volontario di Aldo Gioia, il 53enne dipendente della Fca di Pratola Serra ucciso con 15 coltellate.

La richiesta di condanna a 24 anni di carcere per entrambi i killer è stata avanzata dal pubblico ministero Vincenzo Russo. La sentenza finale verrà emessa dopo il processo e la valutazione delle prove presentate. L’omicidio di Aldo Gioia ha sconvolto l’intera comunità di Avellino e ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei suoi familiari e amici. Speriamo che la giustizia venga fatta e che i colpevoli scontino la loro pena.

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