La Procura di Avellino sta per concludere le indagini sugli scontri avvenuti lo scorso ottobre tra i tifosi dell’Avellino e della Paganese. La DIGOS di Avellino e di Salerno hanno coordinato le indagini, identificando venti indagati tra i supporters delle due squadre. Quattro di loro sono stati invitati a rendere interrogatorio in merito ai reati di violenza privata, danneggiamento e detenzione di oggetti atti ad offendere. I tifosi irpini sono difesi dal penalista Fabio Tulimiero.

In precedenza, nel febbraio del 2022, erano stati emessi 23 daspo nei confronti dei supporters indagati degli episodi di violenza tra le opposte tifoserie lungo il raccordo tra gli svincoli di Montoro Nord e Montoro Sud, sulla base degli elementi venuti fuori dall’indagine condotta dalla DIGOS di Avellino e Salerno. Le misure amministrative hanno una durata variabile da 1 a 5 anni, mentre alcune persone hanno anche l’obbligo di firma.

Sul fronte penale, i protagonisti degli scontri sono accusati di violenza aggravata, rissa, lesioni personali, blocco della circolazione e danneggiamento in concorso. Adesso si attende che la Procura chiuda le indagini e decida se esercitare l’azione penale nei confronti di tutti gli indagati o meno.

Gli scontri tra tifosi sono sempre un fenomeno preoccupante e deprecabile, che mette a rischio l’incolumità delle persone e crea tensioni inutili. È importante che le autorità competenti facciano il loro lavoro per individuare i responsabili e far loro pagare per i loro atti. Allo stesso tempo, è fondamentale educare i tifosi al rispetto reciproco e alla passione sportiva senza violenza. Solo così si potranno evitare episodi del genere in futuro e godere dello sport in modo sano e sereno.

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