La peste suina africana è stata confermata in Campania dall’Istituto zooprofilattico di Portici. La malattia virale non è pericolosa per l’uomo, ma può essere letale per i suini e i cinghiali. Sono state trovate 5 carcasse di cinghiali selvatici infetti nella foresta Cerreta Cognole, tra i comuni di Sanza e Montesano sulla Marcellana, nel basso Salernitano. Gli animali erano già in avanzato stato di decomposizione e le prime analisi dei tessuti all’istituto zooprofilattico di Portici hanno evidenziato la presenza del virus della Psa, la peste suina africana. La conferma è arrivata ieri dal centro di referenza nazionale per questa malattia a Perugia e quindi è stata attivata un’unità di crisi locale e regionale per affrontare subito il problema. Sono stati attivati controlli a tappeto, anche negli allevamenti del Casertano. Questo virus, già presente in altre zone d’Italia, può causare danni importanti agli allevamenti. Il virus attacca gli organi interni scatenando emorragie spesso letali. In caso di accertata presenza di capi infetti scattano abbattimenti, nonché restrizioni sugli spostamenti degli animali e sulla trasformazione della carne. Ora si attendono anche in Campania i risultati dei controlli sulla fauna selvatica e sui suini di allevamento.

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