Indagine dei carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Casal di Principe che ha portato all’arresto di 10 persone accusate di estorsione con il metodo mafioso. Le indagini hanno coperto un periodo tra agosto 2017 a gennaio 2018 e hanno svelato l’esistenza di un gruppo criminale guidato da Mario De Luca e dai suoi fratelli, noti esponenti del gruppo Bidognetti. Il gruppo si presentava alle attività chiedendo tangenti per i carcerati o gli amici di Casale, facendo esplicitamente nomi dei boss degli Zagaria o degli Iovine ma anche elementi appartenenti a cosche criminali della vicina Sant’Antimo.

Inoltre, è emerso che il gruppo aveva stretto un accordo con i Belforte per il recupero di una caparra versata da un imprenditore per l’acquisto di un capannone a Marcianise. Sarebbero almeno sei le estorsioni consumate, prevalentemente nel settore del recupero crediti. Nel mirino del gruppo ‘De Luca’ erano finiti anche un minimarket ed un caseificio della zona dell’agro aversano. Non potendo far fronte alle richieste estorsive, avrebbero versato agli esattori del clan generi alimentari e beni di conforto tra cui buste di mozzarella.

Nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti oltre 16mila euro, in banconote di vario taglio, all’interno della cassaforte presente nella casa di uno degli indagati destinatari del provvedimento cautelare. L’indagato non ha saputo fornire giustificazioni delle somme che ora sono nelle mani dell’autorità inquirente per i dovuti accertamenti. Verifiche, infine, sono in corso con l’Inps anche per stabilire se qualcuno degli indagati percepisse sussidi da parte dell’Ente previdenziale.

Indagati sottoposti alla custodia cautelare in carcere sono Antonio Barbato, Mario De Luca, Mario Raffaele De Luca, Vincenzo Chiarolanza e Giovanni Improta. Indagati sottoposti agli arresti domiciliari sono Antonio Chiacchio, Antonio De Luca, Carmine Lucca, Antonio Palumbo e Alessandro Pavone.

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