Il 24 maggio 2023, una sparatoria a Sant’Anastasia ha colpito accidentalmente una famiglia in un agguato di camorra. Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più verosimile è quella del ferimento accidentale e la famiglia non sarebbe stata l’obiettivo degli spari, che sarebbero stati esplosi da due individui a bordo di una moto. La bambina, arrivata in ospedale in condizioni critiche, dovrà comunque essere operata, ma fortunatamente lo scenario più drammatico è stato scongiurato.

Il deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi e Sinistra) dichiara che si sta regredendo agli anni di piombo e sangue, in cui la camorra dettava legge a suon di piombo e sangue. Borrelli ha raggiunto i tre feriti in ospedale e ha affermato che si spara all’impazzata, anche a caso, senza preoccuparsi di colpire persone innocenti. “Stiamo seguendo l’evolversi delle loro condizioni minuto per minuto”, ha aggiunto.

La situazione della bambina sembra essere quella più critica, ma il proiettile si è fermato allo zigomo e non ha raggiunto il cervello. La prognosi non è stata ancora sciolta e comunque la bambina dovrà essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico per rimuovere il proiettile.

Borrelli afferma che lo Stato deve reagire e deve farlo con veemenza. Reagire non vuol dire soltanto arrestare e condannare i criminali che hanno sparato, ma significa fare guerra al sistema camorra e non soltanto quando ci vanno di mezzo vittime innocenti. La reazione dello Stato non deve essere impulsiva e temporanea ma ragionata, calcolata e duratura. Soltanto così si possono davvero smantellare i clan e modificare quel tessuto sociale che consente la loro proliferazione.

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