Due giovani di Avellino, Elena Gioia e Giovanni Limata, sono stati condannati a 24 anni di reclusione ciascuno per omicidio premeditato del padre di lei, Aldo Gioia. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo fu colpito da tredici coltellate da Giovanni Limata, all’epoca dei fatti 23enne, mentre si era appisolato sul divano di casa. La sentenza ha fatto proprie le richieste del pubblico ministero e ha suscitato grande scalpore nella città. I due fidanzati, Elena appena maggiorenne, avevano anche progettato l’uccisione della madre e della sorella di Elena. La difesa di Elena Gioia aveva chiesto “una condanna giusta, ma non pene esemplari per soddisfare la piazza mediatica”, mentre l’avvocato di Giovanni Limata aveva invocato la non imputabilità del suo assistito o il minimo della pena. Gli imputati non erano presenti in aula al momento della lettura della sentenza.

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