Il magistrato salernitano Antonio Siniscalchi è scomparso improvvisamente la scorsa notte. Nato a Nocera Inferiore, Siniscalchi ha risieduto a Baronissi dagli anni ’60. Ha iniziato la sua carriera nella magistratura nel 1963 presso la Pretura di Napoli e successivamente è stato Pretore a San Cipriano Picentino e Mercato S. Severino. Nel 1984 è stato nominato consigliere della Corte d’Appello di Potenza e dal 1987 ha ricoperto la carica di Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Salerno. Nel 1994 ha ricevuto le funzioni di Sostituto Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione e nel 2001 è stato nominato Avvocato Generale presso la stessa Corte. Durante il suo servizio, ha ricoperto anche la carica di Dirigente e Coordinatore generale dell’intero servizio disciplinare e di Procuratore Generale Aggiunto presso la Suprema Corte. Si è occupato anche della sorveglianza sul Procuratore Nazionale Antimafia e sulla relativa Direzione Nazionale Antimafia. Negli anni in cui ha esercitato la pubblica accusa in Cassazione, gli sono stati affidati i più delicati casi, tra cui i processi Berlusconi, Mannino e Carnevale. Antonio Siniscalchi lascia la moglie Rosa Cuoco e i figli Silvia ed Enrico. I funerali si terranno domani mattina a Baronissi, presso la Chiesa di Maria SS. Di Costantinopoli. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per la magistratura italiana.

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