La storia di una donna di 48 anni di Avellino ha fatto il giro dei social network in poche ore, commuovendo la comunità irpina. La donna avrebbe atteso per ore nel pronto soccorso del Moscati di Avellino senza ricevere cure adeguate, prima di essere accolta dalla clinica Malzoni, grazie alla denuncia sui social della figlia. La 17enne aveva chiesto aiuto per la madre, a cui era stata diagnostica una cisti di 14 cm su un ovaia, ma per la quale non era stato predisposto il ricovero presso l’ospedale di Avellino. La donna presentava forti dolori nella zona pelvica e si era recata al pronto soccorso, dove è iniziata una lunga sequenza di attese, ritorni a casa, richieste di ricovero e analisi. Ora la signora è stata accolta e curata dalla clinica Malzoni, grazie al professore Carmine Malzoni, primario del reparto di ginecologia, alla caposala della ginecologia e al personale dell’accettazione che non ha esitato a fare la sua parte. La figlia Viktoria ha denunciato la totale indifferenza del personale medico dell’ospedale di Avellino, che ha lasciato la madre in attesa per 17 ore senza curarla adeguatamente. La ragazza ha anche raccontato la morte di una signora in sala d’attesa davanti ai suoi occhi. Il post della figlia ha fatto sì che la clinica Malzoni intervenisse per curare la madre della ragazza. La storia ha suscitato indignazione nella comunità irpina e ha sollevato questioni sul diritto alla salute e sulle responsabilità dell’ospedale e delle autorità locali.

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