La Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un trentatreenne albanese e una 35enne moldava, entrambi residenti nella provincia di Caserta, per i reati di tratta di esseri umani transnazionale, riduzione in schiavitù ed estorsione. Gli indagati reclutavano giovani ragazze dalla Moldavia con l’inganno, promettendo loro un lavoro come cameriera in Italia e sostenendo le spese del viaggio. Una volta giunte nella provincia di Caserta, le vittime venivano costrette a prostituirsi su strada e sottoposte a violenza e minacce se non si conformavano alle richieste degli aguzzini. Le vittime erano prive di ogni forma di libertà di autodeterminazione, sottraendogli il passaporto e segregandole in casa con la possibilità di uscirne solo per prostituirsi. Dopo gli atti di rito, i due indagati sono stati condotti presso le case circondariali di Santa Maria Capua Vetere e Pozzuoli. Tuttavia, il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.