Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha lanciato un grido d’allarme sulla situazione e la sicurezza del carcere di Fuorni e ha chiesto un incontro al rappresentante del Governo. Tiziana Guacci, segretario regionale SAPPE per la Campania, ha inviato una dettagliata nota al Prefetto Russo evidenziando le grandi criticità operative della Polizia Penitenziaria di Fuorni. L’organico previsto è pari a 243 unità, ma la forza operativa è 206 unità. Ci sono 16 unità assenti a vario titolo da lungo termine e circa 50 unità in meno. Tutto ciò risulta aggravato dalle varie assenze per malattia. Inoltre, molti unità di personale usufruiscono della legge 104, con esonero dai turni notturni e relativi permessi. Questo stato di cose viene a ricadere inevitabilmente sui diritti soggettivi del personale con un accumulo di riposi e congedi ordinari che risulta sempre più difficile concedere, in violazione della nostra Carta Costituzionale.

Per quanto riguarda il sovraffollamento, il carcere di Fuorni ha una capienza regolamentare di 399 unità ma ad oggi ospita ben 507 detenuti di cui 290 sono definitivi. L’amministrazione penitenziaria ha deciso di allargare la dimensione degli spazi detentivi, consentendo all’utenza di circolare liberamente nella realtà penitenziaria. Una scelta che non è stata legata alla buona condotta né alla discrezionalità attenta della sicurezza penitenziaria, ma è stata concepita come un diritto per tutti, che prescinde dal comportamento individuale, dalla pericolosità, dal grado criminale di appartenenza del detenuto. Questo ha comportato conseguenze disastrose dentro il mondo penitenziario e i danni più grandi li stanno subendo i detenuti che si vogliono fare il carcere in pace e il personale di polizia penitenziaria che, essendo sempre in numero più ridotto, non riesce più a garantire la legalità.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha espresso il suo pieno sostegno alla protesta della Polizia Penitenziaria di Salerno e ha dichiarato che si attiverà presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché le giuste proteste dei colleghi di Salerno trovino attenzione e conseguenti provvedimenti. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o – peggio – aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Non dimentichiamo che ogni giorno si verificano gravi eventi critici. È necessario un intervento immediato al fine di ripristinare in ogni senso una situazione di legalità che ormai non c’è più da tempo!

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