Giulia Tramontano, la ragazza napoletana scomparsa a Senago (in provincia di Milano), è stata ritrovata morta. Il suo corpo, incinta al settimo mese, è stato nascosto in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina. Il fidanzato della ragazza, Alessandro Impagnatiello, ha confessato di averla uccisa e indicato ai carabinieri il posto in cui avrebbero ritrovato il cadavere.

L’uomo è indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento del cadavere e interruzione della gravidanza senza il consenso della compagna. Nell’appartamento della coppia e sulla sua auto sono state trovate molte tracce di sangue. Prima di sparire, la ragazza aveva litigato pesantemente con il fidanzato, dopo aver scoperto di essere stata tradita. Pare, infatti, che l’uomo conducesse una vita parallela con un’altra donna, anche lei rimasta incinta.

Proprio quel sabato, ci sarebbe stato un incontro a tre tra Giulia, il compagno e l’altra donna. Gli inquirenti ipotizzano che subito dopo l’incontro, la ragazza sarebbe rientrata in casa e, probabilmente, proprio in quegli istanti avrebbe perso la vita.

L’ultimo messaggio di Giulia ad una sua amica testimonia la sua turbamento per la situazione. La madre della ragazza, dalla Campania, ha lanciato l’allarme sulla sua scomparsa il mattino seguente, non riuscendo a mettersi in contatto con lei. Il compagno stesso, nel pomeriggio, avrebbe sporto denuncia.

La morte di Giulia Tramontano rappresenta un altro caso di violenza contro le donne, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso nella nostra società. È importante che si continui a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e a promuovere campagne di prevenzione e supporto per le donne vittime di violenza.

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