Il funzionario del Comune di Salerno, Gabriele Pennimpede, è stato recentemente coinvolto in un’inchiesta riguardante un possibile patto collusivo per la definizione della gara “flash” per le luminarie della kermesse Luci d’Artista del 2021. Pennimpede, che ha ricevuto la misura cautelare dell’interdizione da qualsiasi pubblico ufficio per un anno, si è difeso dalle accuse di turbativa d’asta davanti al giudice Gerardina Romanelli del Tribunale di Salerno e ai sostituti procuratori Elena Cosentino e Guglielmo Valenti. L’ex Rup dell’edizione di Luci d’Artista ha rigettato ogni addebito sull’ipotesi di un patto collusivo con l’imprenditore avellinese Arturo Blasi, titolare della “Artlux”, la società che si è aggiudicata il bando. Pennimpede, assistito dai suoi difensori, gli avvocati Cecchino Cacciatore e Gino Bove, ha risposto alle domande del giudice e dei sostituti procuratori, a differenza di Blasi che si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’imprenditore di Partenopoli ha, tuttavia, respinto ogni possibile accusa, dichiarandosi estraneo alla vicenda. L’inchiesta è tutt’ora in corso e gli approfondimenti sono disponibili nell’edizione odierna del quotidiano La Città.

Articolo precedenteIndagine sulla presunta omissione di due dirigenti del Comune di Battipaglia
Articolo successivoLa bandierina del Napoli rubata a Salerno: la spiacevole esperienza di una coppia di Sorrento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui