Il tribunale di Avellino ha emesso una sentenza di proscioglimento per Bernardo Cava, accusato di percezione indebita del reddito di cittadinanza. Il gup Francesca Spella ha accolto la tesi del difensore dell’imputato, l’avvocato Alessandro Del Grosso, dimostrando l’assenza di prove sia nella presentazione della domanda all’Inps, sia nella percezione delle somme erogate dallo Stato. Cava era stato scarcerato il 9 maggio 2023 dopo essere finito nuovamente in carcere con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di un imprenditore di Sirignano. Le indagini effettuate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano avevano permesso di accertare che Cava, in cambio di protezione, aveva chiesto del denaro all’imprenditore e si era vantato della sua fama criminale e dell’appartenenza al clan Cava. Tuttavia, il provvedimento di proscioglimento è stato emesso per mancanza di prove certe. Va sottolineato che Cava aveva scontato una condanna di undici anni nel 2015 per associazione a delinquere di stampo mafioso, ed era stato sottoposto ad una misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno nel comune di Mugnano del Cardinale.

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